
La fantasia e la sessualità sono affini. Si districano dentro i sentieri infiniti dell’immaginazione cogliendone il senso profondo della passione delle persone. Sono singolari ed autoctone, individuali ed inclini a lasciarsi disseminare dai fattori sociali e culturali.
Sono l’anticamera di desideri e aspirazioni. Portano alla seduzione, lasciandosi condizionare dal corpo e dai sensi. Nascono in modo spontaneo o come risposta. Sono ludiche, serie e, spesso, nascoste.
La fantasia è l’anticamera del corpo che cerca il piacere come modo in cui poter vivere. È un’esperienza comune e consolidata, perlopiù privata.
In un mondo in cui la sessualità dilaga come forma di divertimento, le fantasie restano immutate in quanto forma autoerotica d’eccellenza.
Sono intelligibili i pensieri che agitano il corpo e dal corpo si lasciano agire. Con gli anni sono state ripudiate, cancellate e bistrattate ma restano inalterate nell’anima di chi le ha sognate. È impossibile chiedere all’immaginazione di stare ferma o alla sessualità di non esistere.
Ma come affermato dallo stesso Reich, l’uomo è stato l’unico essere vivente capace di distruggere la naturale funzione della sessualità. L’ha deformata fino a trasformarla in sofferenza. L’ha bloccata con i suoi divieti e con la morale. Ha cercato di eliminarla ed ora se ne riappropria come atto libertino di provare piacere senza sentimento.
Si torna a fantasticare dietro gli schermi appannati dei cellulari, apponendo filtri e immagini seducenti, contravvenendo alla norma di essere presenti. Abbiamo trasformato l’immaginazione in un gioco crudele in cui ognuno spera di non provare dispiacere.
La mente, il corpo, il cuore sono andati in frantumi. Si sono persi e disciolti nella ricerca del divertimento. Abbiamo snaturato le fantasie sessuali, le abbiamo esasperate, superate. Sono declassate come la corsia di una classe inferiore che cerca strade secondarie per lasciarle agire, sperando così di oltrepassare la paura dell’Altro e del contatto.
L’immaginazione trova sfogo in immagini seducenti ed accattivanti di corpi nudi e dalle pose non vitali.