Costrizioni, limiti, attese di un tempo che andato mentre la libertà sembra disintegrarsi dentro una norma.
In questo stato di limiti, siamo tutti in odore di libertà. L’annusiamo come i cani fanno con l’aria. Ci adattiamo mentre continuiamo a desiderare la nostra cara e vecchia “normalità”. Quella che parlava delle cene di natale e delle riunioni di famiglia, delle serate passate in discoteca o nei bar con gli amici. Ci siamo adeguati ad una vita sociale che è diversa continuando a sognare la libertà.
Possiamo essere liberi? Erich Fromm parlava della paura della libertà, secondo lui l’uomo teme la sua libertà. La evita e la disintegra perché per essere liberi bisogna saper rispondere a se stessi e alle proprie azioni.
Ai divieti possiamo rispondere con un senso profondo di libertà? In che modo è possibile sentirci liberi?
Per spiegarlo vi parlerò di Bianca che, in questo stato di necessità, è riuscita a intraprendere il suo viaggio di liberazione per ritrovare se stessa. Il suo viaggio terapeutico inizia con le lacrime, scendo sul viso, quasi fossero implacabili. Racconta del suo rapporto con un uomo e della tristezza che prova per la fine di questa relazione. È un legame tossico, uno di quelli che annienta l’anima tenendola legata alla sofferenza. Ha deciso di liberarsi di lui, di guardarsi dentro e di rompere quelle catene che si impigliano come trame per costruire gabbie.
Nello scrivere questo articolo e nell’aver incontrato Bianca, ho sentito forte l’odore che ha la libertà. Come Bianca stessa dice: “Mi sento in odore di libertà, lo so che ancora non ne sono uscita ma sono in odore di libertà. Sono in odore come quando i profumi si liberano nell’aria, sono impalpabili, fragili, poco consistenti eppure si sentono. Sono in odore di una libertà che arriva e mi libera di un rapporto che ha intossicato la mia anima per anni. La cosa paradossale è che in pieno lockdown io ritrovi la mia libertà e la cosa mi rende molto felice. Adesso, tocca a me trasformare un odore in una fragranza che abbia la consistenza liquida di una profumazione limpida.”
Sarò breve. Come puoi trasformare questo lockdown in libertà?
Inizia a pensare a cosa ti fa soffrire e crea spazio. Per esempio, potresti liberarti di oggetti, di una relazione tossica, di un’amicizia dai contorni ambigui o di un aspetto di te che ti fa soffrire.
Buona viaggio di libertà!
Dott.ssa Patrizia Gentile e Dott.ssa Clarissa Chiti