Finisce un anno difficile. Uno di quelli che passerà alla storia definendo in modo diverso ciò che sarà il domani. Siamo rimasti affamati di abbracci ed abbiamo imprecato invano per riavere indietro le nostre vite. Il destino ha scritto un

Fallire può essere un modo per ripartire? Quando falliamo è importante il modo in cui reagiamo? Avere una reazione positiva al fallimento può contribuire al successo? Mentre inizio a scrivere penso alle tante storie che parlano di fallimenti  e sconfitte.

Che stranezza è la vita. È un palcoscenico immenso, un teatro infinito di emozioni e di pensieri, di sensazioni sottili che si assomigliamo mentre siamo protagonisti. Spesso ci dimentichiamo di essere gli attori indiscussi della nostra vita, ci perdiamo in 

Costrizioni, limiti, attese di un tempo che andato mentre la libertà sembra disintegrarsi dentro una norma.  In questo stato di limiti, siamo tutti in odore di libertà. L’annusiamo come i cani fanno con l’aria. Ci adattiamo mentre continuiamo a desiderare

Il cambiamento sarà la parte più concreta della dissoluzione che la società ha vissuto. Siamo passati dal modificare le nostre abitudini allo stare fermi. Ci accingiamo a muoverci con la paura che rimane ferma a guardaci dalla finestra, sapendo che

Non importa quante parole sono state dette o quanti silenzi sono stati taciuti, rimane l’intercapedine indistinto delle cose lasciate a metà, scivolate via. Sgusciate su superfici lisce che hanno cancellato abitudini e orari.   Siamo scivolati, ognuno dentro un proprio

Liberatevi dei carichi pesanti, Liberate il corpo dalle zavorre ingombranti, Liberate l’anima dal male. Liberatevi dalla ricerca affannosa Che affatica la felicità. Liberatevi dalla sofferenza, dal dolore, dalla rabbia e dalla tristezza. Liberatevi da ogni male solo dopo averlo ascoltato.